Inaugurazione del Circolo di Aladino sabato 29 marzo 2014 alle ore 16.00.
Il Comune di Terni Ha concesso in comodato gratuito alla associazione Aladino uno spazio ubicato al piano terra della palazzina situata in strada di Cardeto 156 completamente fatiscente. L'Associazione lo ha ristrutturato , per realizzare un nuovo progetto "Il circolo di Aladino ". Lo sforzo sostenuto dalla onlus è stato notevole, sia dal punto di vista economico avendo speso 30.000 euro, più le spese per i mobili, che organizzativo. In un periodo di crisi come questo in cui i servizi hanno grandissima difficoltà a rispondere ai bisogni delle persone in difficoltà e le persone si sentono sempre più sole, indifese e abbandonate, questa esperienza rappresenta "in piccolo" una pratica in controtendenza, una scommessa positiva verso l'aggregazione e la socialità. Con questo progetto innovativo si è voluto creare una collaborazione tra il volontariato sociale ed il pubblico mettendo in rete ed integrando le proprie limitate risorse, mettendole al servizio delle tante famiglie che hanno al loro interno persone con disabilità intellettiva, realizzando progetti innovativi che mancano nel territorio, che sarebbe stato altrimenti difficile realizzare. Il circolo di Aladino - rivolto a ragazzi con disabilità intellettiva e alle loro famiglie, aperto ai giovani, agli anziani e in genere al territorio vuole essere uno spazio accessibile a tutti, che si adopera per la socializzazione e per il superamento dell'esclusione sociale delle famiglie con figli disabili. Le attività proposte saranno molteplici, e si svolgeranno nei pomeriggi durante la settimana.
Le attività rivolte ai ragazzi con disabilità saranno:
• corsi di cucina: in un' ambiente dell'appartamento sarà allestita una cucina dove verranno proposti vari laboratori di arte culinaria. Verrà realizzato anche un corso di cucina dal titolo " Le mani in Pasta" aperto alle donne, ai giovani, e a persone con disabilità. Il corso sarà tenuto dagli anziani del nostro territorio, in collaborazione con l'AUSER, con il compito di tramandare ricette e produzioni tipiche locali che si stanno perdendo, ma anche con il compito di riscoprire quella manualità che le persone anziane potrebbero trasmettere ai ragazzi con disabilità. Una volta al mese , verranno organizzate cene o pranzi da condividere con gli associati, i genitori, e gli amici partecipanti al circolo.
• Orto urbano: da realizzare presso il cortile della palazzina. L'ortoterapia può trasformarsi in un passatempo utile e in una occasione di incontro e di socializzazione. Coltivare erbe aromatiche, fiori ed ortaggi, dedicarsi al giardinaggio ed alla cura delle piante diventa così in un supporto educativo, pedagogico, in un mezzo per favorire la responsabilizzazione, l'integrazione sociale e l'autonomia.
• laboratorio grafico pittorico con produzione di gadget personalizzati.
• Seminario di educazione emotiva, relazionale e sessuale, pensato appositamente per gli adolescenti con disabilità intellettiva, ma utilizzabile anche da tutti i ragazzi che sperimentano sul proprio corpo i cambiamenti della crescita e vivono le prime relazioni di amicizia e amore, tenuto da un esperto dell'associazione Down di Roma.
Ogni gruppo di ragazzi con disabilità parteciperà insieme ad un educatore che avrà il compito di mediatore tra i giovani e gli altri partecipanti.
I laboratori avranno la durata di tre ore e avranno anche lo scopo di far uscire dalle rispettive case i giovani con disabilità e permetteranno alle famiglie di avere dei momenti di sollievo.
Le attività offerte ai genitori sono
• Gruppi di auto-mutuo aiuto con la supervisione di tecnici esperti.
• Seminario sulla conoscenza delle problematiche riferite alla affettività e sessualità delle persone con disabilità intellettiva.
• Momenti di socializzazione attraverso cene, feste e gite collettive.
Gli obiettivi che il progetto si propone sono ascrivibili a quattro questioni: le persone con disabilità, le loro famiglie
Per i ragazzi con disabilità si lavorerà per il raggiungimento di un buon livello di autonomia, in un contesto stimolante e gratificante, attraverso la socializzazione, la collaborazione, il rispetto degli altri e delle loro identità, il saper stare insieme, il condividere spazi e materiali, inoltre si opererà affinché il soggetto si integri sempre di più nel territorio.
Per le famiglie dei ragazzi con disabilità ci si adopererà per superare l'emarginazione sociale e l'esclusione, offrendo loro momenti di sollievo dalle incombenze quotidiane attraverso le attività che verranno svolte nel circolo dai propri figli, si lavorerà sull'ascolto e sulla condivisioni di momenti collettivi, anche con l'ausilio di esperti psicologi e pedagogisti. Si interverrà sulle madri affinché possano superare il rapporto di dipendenza dal figlio, partecipando e collaborando alle attività in modo da trovare un ambiente di socializzazione che le allontani dall'isolamento e permetta loro di fare esperienze gratificanti per se.
Per l'ambiente circostante si cercherà di lavorare per un buon inserimento dei soggetti svantaggiati nella comunità locale, per il superamento dei pregiudizi e della discriminazione dovuta alla non conoscenza della diversità attraverso momenti ludici, creativi, come feste, cene e laboratori aperti a tutto il territorio.